mercoledì 2 maggio 2012

PAURA DEGLI ALTRI E PANICO


PSICOLOGIA ROMA ATTACCHI DI PANICO ED ANSIA



Tra le forme più moderne di Panico vi rientra il panico che una persona può provare a contatto con le altre persone. Molti conoscono questo problema sotto il termine “timidezza”, nella realtà si tratta di una vera e propria forma di fobia riferita alle situazioni sociali e alla interazioni con le altre persone.

 La persona non solo “teme” di essere giudicato male e rifiutato dagli altri, ma ne è “convinto” tanto da trovarne continuamente le prove in giro! Se qualcuno, infatti, si azzardasse a dire ad un fobico sociale: “non c’è nulla di cui aver paura! Non è vero che le persone ti guardano male!”, lui sarebbe lì pronto a portare una serie di eventi che vadano proprio a confermare la sua convinzione negativa: “gli altri mi giudicano e mi rifiutano”.
Ma allora come stanno davvero le cose? Chi ha ragione? Perché dal punto di vista di chi ha la fobia sociale è OVVIO e PALESE che il mondo intero lo rifiuti?

la persona, infatti, non ha solo PAURA di essere giudicato e rifiutato, ma, il più delle volte il suo atteggiamento sospettoso e diffidente produce REALMENTE una reazione di rifiuto e giudizio negativo da parte delle altre persone aumentando la sua paura e il suo senso di panico nelle situazioni sociali. Può gettar luce sulla questione un concetto caro alla psicologia nominato EFFETTO PIGMALIONE secondo cui una credenza può costruirsi in due modi:
     1.      Si può partire da un’idea che induce a mettere in atto determinati comportamenti il cui effetto finisce per confermare la credenza;
      2.    Oppure si possono mettere in atto dei comportamenti che nel loro ripetersi costruiscono una credenza.
Dunque il fobico sociale, certo in partenza di ottenere dei rifiuti, si relaziona al mondo sempre con aria circospetta e diffidente creando, proprio attraverso tale atteggiamenti, una risposta negativa da parte degli altri reazioni che rifiutandolo non fanno che confermare la sua credenza di base!
 La strada per venir fuori da questo disturbo e per superare la paura e il panico che può generare la fobia sociale non è cercare di convincere il chi ne soffre dell’inconsistenza della propria convinzione, ma aiutare lo stesso, con stratagemmi terapeutici creati ad hoc, a mettere in atto comportamenti diversi che gli permettano di sperimentare DAVVERO delle interazioni sociali positive, finalmente fonte di soddisfazione e apprezzamento personale.  

Istituto per la Ricerca in Psicoterapia


SIRIGATTI S. – C. STEFANILE – G. NARDONE, Le scoperte e le invenzioni della psicologia. Un viaggio attraverso le ricerche più significative sull’uomo e sul suo agire, Milano, Ponte delle Grazie, 2008.
NARDONE G., Non c’è notte che non veda giorno, Milano, Ponte delle Grazie, 2003

ATTACCHI DI PANICO: COME FUNZIONANO?