venerdì 2 marzo 2012

GENITORI E DISABILITÀ: LA SINDROME DELLA BAMBOLA ROTTA

 La nascita di un figlio è tra gli avvenimenti più importanti nella vita di una persona. Le donne, in particolare, passano buona parte dell' adolescenza a fantasticare la nascita del proprio erede, a scegliere il nome e ad immaginarlo tale e quale a sè. Dalla fantasia poi si passa, grazie al l'incontro della persona giusta, al progetto di diventare genitore.
 


 Che cosa succede se si apprende che il bambino tanto sognato nascerà disabile? Certo, questo non si era messo in programma e nessuno può dirsi preparato ad affrontare serenamente tale notizia.
La si vive come un'ingiustizia "Perchè proprio a noi? Perchè al nostro bambino?" Ci si sente persi, arrabbiati e impauriti. Successivamente subentra la fase della razionalizzazione e la disperata ricerca di notizie sulla patologia per poi arrivare, nella maggior parte dei casi, al rifiuto della prognosi e alla negazione dell'handicap. Fortunatamente è altrettanto frequente il superamento di questo step per giungere all'accettazione  della realtà.
Questa complicata condizione psicologica in cui si trovano i genitori è conosciuta come SINDROME DELLA BAMBOLA ROTTA le cui fasi più importanti sono:
  • Fase dello sconforto: "il sogno si è infranto" e con lui tutte le aspettative sulla procreazione di un figlio "normale" .Spesso si chiede aiuto per elaborare il lutto per la morte delle proprie fantasie.
  • Fase della magia: "Io ti salverò" in cui i genitori valutano tutte le possibili soluzioni per migliorare in qualche modo la condizione del proprio figlio
  • Fase dell'accettazione: in cui i genitori si concentrano più sulle potenzialità  che sulle carenze del  figlio. Lo si aiuta a costruire la propria autostima e ad avere un corretto sviluppo psico-fisico per quelle che sono le sue possibilità.


Dott.ssa Elisa De Marchi                                                                                                

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